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Marketing Agroalimentare. Food delivery: opportunità e modelli di business

Marketing Agroalimentare. Food delivery: opportunità e modelli di business

Food delivery: la crescita del food è “a domicilio”.

Il food delivery, per i non anglofoni “consegna del cibo a domicilio”, è un settore in continua crescita.  Nella sola Italia, stando Wired e Business Insider, il food delivery genera fatturati da 400 milioni di euro l’anno, cifra destinata ad aumentare del 50% nel 2019.
A consacrare il successo della consegna a domicilio è un bacino di consumatori stimato sui 7 milioni. Just Eat, uno dei principali player del settore, ha tracciato una “Mappa del cibo a domicilio in Italia“. Da essa traspaiono come principali consumatori i Millennials dai 18 ai 36 anni, seguiti a ruota dalla Generazione X dai 36 ai 45 anni.
A ordinare cibo a domicilio sarebbero per lo più i professionisti (poco propensi ai fornelli dopo 8 o più ore di lavoro), gli studenti (amanti delle pizzate in compagnia fra un libro da studiare e una partita alla X-box) e i liberi professionisti (che sono il 14% degli ordinatori e il cui numero è destinato a crescere).
Oltre alla classica ordinazione di pizze crescono altri segmenti come la cucina etnica (indiana, cinese, giapponese e messicana che sia), quella vegana (soprattutto a Torino). Inoltre vengono ordinati anche generi come dolci, carne e pesce.

Food delivery: modelli di business e innovazione.

Come abbiamo visto lo scenario del food delivery è assai diversificato, questo grazie anche alla sua flessibilità. La consegna del cibo a domicilio si declina infatti in molteplici modelli di business. Modelli di business che, per quanto diversi fra loro, sono tutti orientati all’innovazione. Ecco i più interessanti

Just Eat

Come capolista non poteva mancare Just Eat, che dal 2001 a oggi è uno dei maggiori players del settore. L’azienda, per quando abbia anticipato i tempi, ha comunque una piccola limitazione: l’essere nient’altro che una piattaforma online per le ordinazioni che mette in contatto l’utente con un ristorante che, di suo, già fornisce un servizio di consegna a domicilio. Per ovviare a questa lacuna, tuttavia, si è dotato di un servizio di consegna: Just Eat Delivery.

Foodora

Dotato, a differenza del Just Eat della prima ora, di un servizio di consegna, Foodora si è verticalizzato sulle prelibatezze di fascia medio-alta (mentre Just Eat consegna cibo dalla qualità eterogenea). Il colosso tedesco ha monopolizzato anche alcune grandi città italiane come Torino, ma la sua corsa all’eccellenza non si ferma qui. Oltre che a domicilio, Foodora consegna anche il cibo nei parchi per creare l’esperienza dei pic nic e gira documentari atti a promuovere l’alta cucina.

iCestini

Ricollegandoci al food delivery fuori casa segnaliamo un altro interessante business: quello di iCestini. La startup milanese intende far breccia su uno specifico target: quello dei pendolari che consumano fuori casa i loro pasti. Al cliente basta infatti ordinare una consumazione sul sito dell’azienda e, in qualunque punto della città egli si trovi, gli verrà recapitata il piatto ordinato in una vaschetta termosaldata e compostabile.

Fanceat

Nel panorama del food delivery profila un nuovo modello di business: quello della consegna dei mealkits, ossia degli ingredienti con cui il cliente potrà preparare da sé le ricette, i “prodotti finiti”.  A dominare questo segmento di mercato sono imprese come Fanceat, che consegna a casa del consumatore gli ingredienti di un menù gourmet di 3 portate. A questo punto il cliente, che vuol conciliare la comodità di vedersi recapitate le materie prime a casa e il suo estro da cuoco provetto, potrà dilettarsi nella preparazione di piatti di alta cucina.

Facebook

Un altro interessante fenomeno di questo settore è la strategia di brand stretching messa in atto da Facebook. Il social network è infatti entrato nel mondo del food delivery grazie alla app Order Food, che permette ai clienti di ordinare le consumazioni direttamente sulla pagina social dei ristoranti. Il tutto senza scomodare né altre app né il sito del ristorante prescelto. Attualmente attiva negli Stati Uniti per i ristoranti delle reti Delivery.com e Slice, Order Food approderà ben presto anche in Italia.

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